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Il Sindacato della Polizia Penitenziaria ed il Tribunale di Sorveglianza di Napoli prendono finalmente atto del dramma quotidiano e crescente della popolazione detenuta. Il Sindacato interviene perchè ci sono stati "670 feriti della polizia penitenziaria negli ultimi 12 mesi ed il susseguirsi di tanti atti d'insofferenza della popolazione detenuta" . Il Tribunale di Sorveglianza, anche a seguito del nostro esposto, decide di scendere in campo.
La situazione è davvero grave. Ben vengano interventi di conoscenza di quello che avviene in un'istituzione pubblica che dovrebbe essere trasparente e non lo è. Anche se questi interventi, per iul Sindacato, non sono finalizzati direttamente a migliorare le condizioni di vita dei detenuti, ma a tutelare le condizioni di lavoro degli agenti.
La mancanza di trasparenza, male endemico del sistema penitenziario, si nota subito dai numeri che vengono dati rispetto alla capienza tollerabile degli Istituti. Ad esempio, nel comunicato stampa che riportiamo in calce, la Casa Circondariale di Poggioreale viene indicata come un Istituto che potrebbe ospitare 1.756 detenuti, mentre il dato reale si attesta su circa 1.300 ed inoltre va tenuto conto che vi è un padiglione chiuso e che, pertanto, a tale cifra va sottratta quella di circa 500 unità, mentre il sovraffollamento ha raggiunto anche punte di 2650 detenuti.
Napoli, 23 aprile 2009 – " Vogliamo offrire un contributo di verifica e conoscenza al Ministro, all'Amministrazione Penitenziaria e a tutta l'opinione pubblica sulle reali condizioni di alcuni istituti di pena della Campania, regione particolarmente esposta sul fonte della criticità penitenziaria, attraverso alcune visite che effettueremo nei prossimi giorni"
Eugenio SARNO, Segretario Generale della UIL PA Penitenziaria comunica che il 29 e il 30 aprile p.v. sarà impegnato unitamente al Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, Pres. Angelica Di Giovanni, in un tour di visite che toccherà le Case Circondariali di Avellino e Santa Maria Capua Vetere (29 aprile) e il Centro Penitenziario di Secondigliano ( 30 aprile)
"L'emergenza penitenziaria è oramai una questione nazionale sebbene manchi , purtroppo, una coscienza politica e sociale del problema. L'idea di questa iniziativa congiunta con la Pres. Di Giovanni - rivela Eugenio SARNO - è nata nel corso del convegno del 2 Aprile a Roma dove, insieme, abbiamo discusso, anche con molta preoccupazione ed allarme, proprio sull'emergenza penitenziaria. Purtroppo i recenti fatti di cronaca verificatisi in alcuni istituti penitenziari della penisola confermano i nostri timori e la necessità di interventi immediati e mirati. I 670 feriti della polizia penitenziaria negli ultimi dodici mesi e il susseguirsi di tanti atti insofferenza della popolazione detenuta sono chiari indicatori delle tensioni interne. Questi sono segnali precisi e preoccupanti che non possono, non debbono, essere sottovalutati. "
Le condizioni di sovrappopolamento delle strutture , le condizioni di vivibilità , le difficoltà di garantire un adeguato servizio sanitario (dopo il passaggio della Sanità Penitenziaria al SSN ) e le difficoltà operative del personale penitenziario saranno oggetto della verifica che Eugenio Sarno ed Angelica Di Giovanni compieranno nei prossimi giorni.
" Questa mattina il dato nazionale delle presenze detentive negli istituti assomma a 61.413 (58.760 uomini e 2653 donne) di cui ben 7.309 (7002 uomini e 307 donne) ristretti negli istituti della Campania ( a fronte di una ricettività massima pari a 5.400 ), ovvero circa il 12% dell'intera popolazione detenuta. Le criticità più evidenti, per quanto concerne il sovrappopolamento, attengono a Napoli Poggioreale ( presenti 2.526 detenuti a fronte di un capienza di 1.756) e a Santa Maria Capua Vetere ( presenti 895 a fronte di una capienza pari a 547). Il Centro Penitenziario di Secondigliano ospita 1228 detenuti (di cui 118 internati dell'ex OPG) a fronte di una capienza di 1079. Avellino pur non presentando indici di sovraffollamento particolarmente allarmanti ( presenti 360 per una ricettività di 349) sarà oggetto della nostra visita per la peculiarità di ospitare un asilo nido destinato ai figli, di età minore ai tre anni, di alcune detenute. Questo dei bambini in carcere è un problema che va senz'altro risolto perché offusca l'avanzata civiltà giuridica del nostro ordinamento penitenziario "
Le risultanze delle visite effettuate dal Segretario Generale della UIL PA Penitenziari e dal Presidente del tribunale di Sorveglianza di Napoli saranno illustrate in una conferenza stampa convocata per le ore 16.00 di giovedì 30 aprile che si terrà preso la Sala Riunioni del Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria sito in Via Nuova Poggioreale a Napoli .
Fonte : comunicato stampa pubblicato da Caserta News
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