06-04-2014
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IL COORDINAMENTO DELLE CAMERE PENALI DEL DISTRETTO DELLA CORTE DI APPELLO DI NAPOLI SOTTOSCRIVE UN DOCUMENTO SULLA GRAVISSIMA EMERGENZA NELLE CARCERI IN CAMPANIA, PROCLAMANDO LO STATO D'AGITAZIONE
Condiviso integralmente il contenuto dell'esposto-diffida inviato da "Il Carcere Possibile Onlus"
 

Napoli, 1° aprile 2009_______________Il Coordinamento delle Camere Penali del Distretto della Corte di Appello di Napoli, prende atto dell'emergenza-carceri in Campania e proclama lo stato d'agitazione. I tre suicidi in tre mesi nella Casa Circondariale di Poggioreale rappresentano un drammatico campanello d'allarme che non può lasciare indifferente l'Avvocatura. Il Coordinamento, condividendo il contenuto dell'esposto-diffida sottoscritto da "IL CARCERE POSSIBILE ONLUS" ed inviato alle AA.SS.LL., compenti a vigilare sulle condizioni igienico-sanitarie degli Istituti di pena, ed alle Autorità Giudiziarie ed agli Enti Locali, resta in attesa di conoscere l'esito degli accertamenti che verranno effettuati, per adottare le conseguenziali decisioni.
L'esposto è presente nele nostre "News", qui di seguito il documento del Coordinamento:

Il Coordinamento delle Camere Penali del Distretto della Corte di Appello di Napoli,  (Camere Penali di Avellino, Benevento, Napoli, Nola, Torre Annunziata, S.Maria Capua Vetere) riunitosi il 30 marzo 2009 presso la sede della Camera Penale di Napoli, 
nel riscontrare
che, negli Istituti di Pena del Distretto della Corte di Appello di Napoli, non vengono rispettati i principi costituzionali e le norme del Regolamento Penitenziario;
che la drammatica, e purtroppo notoria, emergenza ha raggiunto il limite estremo di tollerabilità, come ammesso dallo stesso Ministro della Giustizia che, in una recente intervista, ha dichiarato che alcuni Istituti sono “fuori dalla Costituzione”
che, allo stato, non sono stati adottati adeguati provvedimenti che possano, da un lato porre fine ad una mortificante situazione d’inciviltà, dall’altro evitare che la stessa precipiti in un degrado non più controllabile;
che negli Istituti di Pena della Campania il sovraffollamento è, giorno dopo giorno, crescente ed ha raggiunto cifre non più ulteriormente sostenibili;
che nella Casa Circondariale di Napoli-Poggioreale, nei primi tre mesi di quest’anno, vi sono stati tre suicidi; l’ultimo, da parte di un ragazzo di soli 27 anni;
che è legittimo ritenere che in un Istituto che può ospitare 1.300 persone e che, invece, ne detiene più di 2.600, lo stato igienico-sanitario sia del tutto carente e che non siano rispettate le più elementari condizioni di vita e di salute, con inevitabili ripercussioni sul fisico e la psiche dei detenuti;
che vi sono celle che accolgono anche 14 detenuti, che non riescono neanche contemporaneamente a scendere tutti insieme dai letti a castello, per mancanza materiale di spazio; 
che è proprio da uno di questi letti che, con un lenzuolo al collo, si è lanciato l'ultimo suicida;
che non molto diversa appare la situazione delle carceri del Distretto, per le quali è iniziata un’attività di monitoraggio delle predette Camere Penali e di questo Coordinamento;
preso atto
dell’esposto-diffida de “Il Carcere Possibile Onlus”, Associazione della Camera Penale di Napoli, del 24 febbraio 2009, inviato alle AA.SS.LL. competenti a vigilare sugli Istituti di Poggioreale, Pozzuoli e Secondigliano, al Presidente del Tribunale di Sorveglianza, al Prefetto della Provincia di Napoli, al Presidente della Regione Campania, al Presidente della Provincia di Napoli, ai Sindaci di Napoli e Pozzuoli, al Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, al Provveditore Regionale, ed ai Direttori dei predetti Istituti;
condividendo
integralmente il contenuto dell’esposto-diffida, con il quale si chiede di sapere se le AA.SS.LL. abbiano effettuato le verifiche per accertare lo stato igienico-sanitario degli Istituti di pena, almeno due volte l’anno, così come espressamente  previsto dall’art. 11 dell’Ordinamento Penitenziario ed in caso affermativo, quale sia l’esito di tali verifiche;
con il presente documento
nel rappresentare il timore che i recenti suicidi possano aver trovato ragione anche nelle condizioni disumane in cui sono costretti a vivere i detenuti;
in attesa di conoscere l’esito degli accertamenti che verranno effettuati dalle competenti autorità;
 proclama
 lo stato di agitazione delle Camere Penali del Distretto.
IL COORDINATORE. Avv. Giuseppe Pellegrino
IL SEGRETARIO : Avv. Claudio Sgambato