06-04-2014
GUIDA AI DIRITTI ED AI DOVERI DEI DETENUTI SECONDA EDIZIONE: Nella sezione UTILITA' del sito è disponibile la seconda...
 
I 3mq non si recuperano così
L'Unione Camere Penali Italiane e l'Osservatorio Carcere UCPI, nel condannare il grave comportamento posto in essere da alcuni iscritti al sindacato ALSIPPE della Polizia Penitenziaria, in occasione del suicidio di un detenuto rumeno di 39 anni nel carcere di Opera a Milano, manifestano il loro apprezzamento per l'immediato intervento del Ministro della Giustizia Andrea Orlando.
 
L'Unione Camere Penali Italiane e l'Osservatorio Carcere UCPI, nel condannare il grave comportamento posto in essere da alcuni iscritti al sindacato ALSIPPE della Polizia Penitenziaria, in occasione del suicidio di un detenuto rumeno di 39 anni nel carcere di Opera a Milano, manifestano il loro apprezzamento per l'immediato intervento del Ministro della Giustizia Andrea Orlando. Leggere frasi come "ottimo", "uno in meno", "spero che abbia sofferto, 3mq a disposizione per qualcun altro", provoca un profondo disagio perché si tratta di espressioni proferite da chi dovrebbe custodire e salvaguardare i detenuti, e perché ci si rende conto che nel nostro Paese probabilmente non si è fatto tutto quello che si poteva o si doveva fare per far comprendere la funzione del carcere e della pena. L’amarezza è accresciuta dalla circostanza che queste espressioni sono state condivise e dall’idea che probabilmente lo sono state anche da chi, pur non esternandolo, lo ha pensato. Ci auguriamo che l'incontro tra il Guardasigilli e il Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, unitamente all'indagine interna, possano consentire di giungere all' identificazione degli autori di quelle ignobili frasi, per i quali l’Unione chiede che venga irrogata una sanzione disciplinare adeguata, trattandosi di atti che rivelano una totale mancanza di senso morale. Il richiamo non è tanto all’applicazione del Decreto legislativo che regola la materia, quanto alla necessità di intervenire, anche sotto il profilo culturale, per evitare che simili comportamenti possano trovare spazio e persino approvazione. Certo, è importante che il sindacato di riferimento abbia immediatamente preso le distanze, stigmatizzato l’accaduto e emarginato chi offende il lavoro dei tanti appartenenti alla polizia penitenziaria che, tra mille difficoltà, s'impegnano ogni giorno anche per evitare atti di autolesionismo tra i detenuti. Dall'inizio dell'anno sono già stati 6 i suicidi negli istituti di pena. Erano stati 43 nel 2014. Se è importante che chi ha sbagliato venga punito per affermazioni così gravi, riteniamo tuttavia che sia corretta la strada del mutamento culturale sulla funzione della pena che il Ministro Orlando intende intraprendere, riproponendo alle nostre coscienze il tema della difesa della vita, della dignità delle persone e della attuazione dei principi costituzionali che regolano e giustificano l’espiazione delle pene detentive.
La Giunta
L'Osservatorio Carcere

Roma, 19 febbraio 2015