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Napoli, 1 gennaio 2013___________E' finito un altro anno. Da tre il Consiglio dei Ministri ha proclamato lo “stato di emergenza” negli Istituti di Pena. Si sono avvicendati un Governo “politico” e uno “tecnico”. Tre Ministri della Giustizia. Ci sono stati ripetuti appelli del Capo dello Stato a intervenire con “prepotente urgenza” per eliminare la “vergogna italiana” del sovraffollamento delle carceri. Dal 2010 i morti tra i detenuti, sono 524, tra questi 192 suicidi, una media costante di un decesso ogni due giorni, un suicidio ogni cinque giorni. Una pena di morte non istituzionale ma “strisciante”, che ormai è considerata fisiologica per le attuali condizioni in cui sono ridotte le nostre prigioni, per l’ammasso di corpi che vi sono rinchiusi, per gli ingiustificabili ritardi negli interventi sanitari. La polizia penitenziaria, la parte dell’amministrazione che vive a contatto con questa tragica realtà, conta anch’essa i suoi morti. E’ di pochi giorni fa la notizia che quattro agenti nell’Istituto di Benevento sono risultati positivi al test della tubercolosi.
In molti hanno “toccato con mano”, da tempo, la necessità di agire senza indugio, tra questi Marco Pannella, i Radicali – da sempre schierati in battaglie, anche impopolari, per i diritti civili – e gli Avvocati delle Camere Penali, che hanno proclamato giornate di astensione dalle udienze per indurre il Parlamento ad adottare i provvedimenti necessari per far cessare la palese illegalità in cui versa la maggior parte degli Istituti di Pena. Le associazioni di volontariato sono anch’esse intervenute con numerose manifestazioni di protesta. “Il carcere Possibile”, onlus della Camera Penale di Napoli, ha promosso iniziative in molte città italiane, con lo striscione “FATE PRESTO” , recentemente fatto proprio dall’Amministrazione Comunale che lo ha collocato sui balconi del Municipio, per solidarietà con una parte della cittadinanza – i detenuti – a cui oltre la libertà, viene tolta anche la dignità, “bene” non disponibile e inviolabile.
Tra i numerosi “visitatori” delle carceri ci sono poi i politici, coloro che hanno il potere di ripristinare la legalità in una parte dello Stato dove la legge è palesemente disapplicata. E’ un continuo via vai “trasversale” di ministri, parlamentari, consiglieri regionali e comunali che, una volta usciti, immediatamente “fuori le mura”, alle telecamere che li attendono, proclamano il loro disagio e imbarazzo per quello che hanno visto. Dovrebbero forse rimproverarsi, con la stessa passione, per quello che non hanno fatto.
Per Natale, prima di congedarsi definitivamente – la fine dell’anno ha segnato anche la fine della Legislatura – i “politici” hanno incartato e consegnato alcuni “regali”. Hanno premiato i “buoni”: da gennaio gare per l’apertura di 1.000 sale da “poker cash live”, così aumenterà il potere della lobby dell’azzardo e delle scommesse; gli usurai incrementeranno i loro guadagni. Hanno castigato i “cattivi”, gli ultimi degli ultimi, coloro che non hanno difese, né possono difendersi: hanno ignorato il grido di dolore di Marco Pannella, che con il suo ennesimo digiuno chiede l’amnistia e l’indulto (provvedimenti odiosi che rappresentano la resa dello Stato dinanzi ad una situazione ingestibile, ma tal’è); hanno ridotto del 95% i fondi per favorire l’attività lavorativa dei detenuti, già ridotti all’osso e ora praticamente annullati; hanno rinviato e, pertanto di fatto annullato, il disegno di legge del Governo sulle misure alternative alla detenzione e sulla messa alla prova. Insomma davvero degli auguri questa volta sinceri, da parte di chi dichiara di vergognarsi per l’attuale stato della detenzione in Italia, ma non pensa affatto di mutarlo.
E' arrivato il nuovo anno. Un 2013 che si aprirà in piena campagna elettorale. Quanti saranno coloro che inseriranno nel loro programma il rispetto dei principi costituzionali anche nelle carceri? Che coniugheranno finalmente l’”emergenza” proclamata, con l’”urgenza” indicata dal Capo dello Stato ?
“La più bella del mondo”, così è stata, recentemente, definita la nostra Costituzione, da un illustre attore in televisione, dimenticando, dinanzi a milioni di spettatori, che nonostante la Sua effettiva bellezza subisce palesi e continui tradimenti.
Avv. Riccardo Polidoro – Presidente “Il Carcere Possibile Onlus” – Camera Penale di Napoli
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