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UN MORSO DI VITA |
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Napoli, 9 luglio 2008 --------Conclusa ieri, con un giorno d’anticipo, la nostra Rassegna di Teatro, giunta alla quarta edizione. Lo spettacolo programmato per stasera “Monte Sinai” del laboratorio teatrale ludico-terapeutico “Spazio Teatro dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto”, non si terrà. La Direzione dell’O.P.G. ha comunicato di aver avuto problemi organizzativi relativi alla trasferta dalla Sicilia a Napoli.
Il bilancio della manifestazione è da ritenersi positivo. “Un morso di vita” , per citare l’espressione usata dal critico teatrale de “Il Mattino” Enrico Fiore, nella recensione di “Asfur”, il lavoro messo in scena, il primo giorno, dalla Compagnia Tam Teatromusica della Casa di Reclusione Due Palazzi di Padova. Scrive Fiore “Asfur vale cento, mille degli spettacoli ufficiali. Quelli sono rappresentazioni, questo è un morso di vita”.
Tutti gli spettacoli sono stati di buon livello. Del primo giorno, 3 luglio, si è già detto nella precedente news. La sera del 4 luglio, sempre nella Cappella Palatina del Maschio Angioino, dopo i saluti della Dott.ssa Serena Battimelli, Presidente del Tribunale di Sorveglianza per i Minori di Napoli, e del Dott. Sandro Forlani, Provveditore del Centro Giustizia Minorile per la Campania, è stata rappresentata “La chiave della porta non l’ho” della Compagnia “I Refrattari” dell’Istituto Minorile di Airola, per la regia di Antimo Nicolò. I giovani attori hanno portato sul palcoscenico molteplici situazioni senza via d’uscita; frammenti ispirati alla vita reale di un giovane detenuto ed al confusionario ego di quattro malati mentali. Calorosi applausi da parte del pubblico.
Dopo la pausa del fine settimana, la Rassegna è ripresa lunedì 7 luglio, sempre al Maschio Angioino, ma all’aperto, sul palco allestito nello splendido cortile interno. La Compagnia TeatrinGestAzione dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario Filippo Saporito di Aversa, ha messo in scena “L’eccezione è la regola”, per la regia di Gesualdi-Trono. Nonostante l’assenza improvvisa di due attori, che non hanno potuto lasciare l’Istituto per motivi di salute, uno, e per mancanza di permesso, l’altro, lo spettacolo è stato piacevole con una comicità “amara” che ha divertito e fatto riflettere il pubblico sul principio che la legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali per la legge.
Ieri, infine, la rappresentazione del Gruppo “Maniphesta Teatro” della Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli, tenutasi all’interno dell’Istituto e non più al Maschio Angioino, per problemi relativi ai permessi necessari per uscire. “Bordello di mare con città” di Enzo Moscato, il lavoro presentato, per la regia di Giorgia Palombi e la collaborazione di Alessandra Di Castri e Susanna Poole. Il pubblico, composto dalle detenute, da una rappresentanza della nostra associazione, dai funzionari dell’Istituto, ha assistito ad uno spettacolo che ha saputo ricostruire l’atmosfera drammatica ed allo stesso tempo disperata dell’opera di Moscato. Applausi durante e dopo lo spettacolo, con gli spettatori che hanno interagito con le attrici, facendosi coinvolgere nella vicenda della santona e della casa-bordello.
Per approfondimenti sezione Rassegna stampa
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