06-04-2014
GUIDA AI DIRITTI ED AI DOVERI DEI DETENUTI SECONDA EDIZIONE: Nella sezione UTILITA' del sito č disponibile la seconda...
 
IL CARCERE POSSIBILE ONLUS SI RIVOLGE ALLA CORTE DEI CONTI
Depositato a Roma un esposto sui milioni di euro sprecati per i braccialetti elettronici. Sono circa 10 quelli usati, con un costo di un milione di euro, per ognuno, all'anno.
 

Napoli, 17 aprile 2011_____________Nel 2001 il Governo, per diminuire il sovraffollamento nelle carceri, decise d'incrementare l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari attraverso l'utilizzo dei c.d. braccialetti elettronici, già molto diffusi in altri Paesi, che permettono di garantire la sicurezza ed il rispetto della detenzione domiciliare da parte dei detenuti, con il controllo a distanza. Fu sottoscritto un contratto con la TELECOM ITALIA S.P.A. per la fornitura in esclusiva dei predetti braccialetti e di tutti gli apparati necessari al relativo controllo. 
Il costo della fornitura risulterebbe essere stato di 11 milioni di euro all'anno, regolarmente erogati, per una durata minima di 10 anni.
Il numero di braccialetti utilizzati dal 2001 al 2011 sarebbe stato di poche unità all'anno, per i dubbi connessi al loro funzionamento. In pratica ciascun braccialetto ha un costo di circa  un milione di euro all'anno.
Uno spreco di denaro pubblico enorme, in un settore come quello della Giustizia che è privo delle risorse essenziali, dalla carta per stampare gli atti a una reale informatizzazione degli uffici. Dove l'Amministrazione Penitenziaria non è più in grado di assicurare ai detenuti il diritto alla salute, mentre ha del tutto rinunciato alla rieducazione, pur prevista dalla nostra carta costituzionale.