I CONTI SENZA L'OSTE DEL GOVERNO ITALIANO MENTRE TRE DETENUTI SONO MORTI IN POCHI GIORNI NELLA CASA CIRCONDARIALE DI POGGIOREALE
Continua l'irresponsabile inerzia del Governo, che con il decreto legislativo emanato ieri, per disciplinare il trasferimento dei detenuti stranieri nel loro paese di origine, ha fornito un' ulteriore prova d'inefficienza per affrontare l'illegalitā delle carceri italiane. Intanto si continua a morire. Solo a Poggioreale 3 morti in pochi giorni. La notizia, che fino a pochi giorni fa non aveva trovato conferma, č stata data da Radiocarcere.
Napoli, 9 settembre 2010, ---------------Il trasferimento dei detenuti stranieri, senza il loro consenso e sopratutto senza il benestare dello Stato di origine che dovrebbe accettarli, appare una soluzione paradossale ed inutile. Come fare i conti senza l'oste. Provvedimento che da un lato non risolve il problema del sovraffollamento (potrebbero essere trasferiti solo 1214 detenuti), dall'altro appare di difficile aplicazione. Senza l'accordo con il Paese che dovrebbe riprenderli, come avverrà il trasferimento ? Non riusciamo ad immaginarne le modalità. Vedremo.
Mentre il Governo non affronta seriamente la questione, nelle carceri si continua a morire e le notizie dei decessi diventano sempre più difficili da avere. Se i detenuti devono essere "invisibili" all'opinione pubblica, le loro illegali sofferenze e tanto più le loro morti, non devono
essere conosciute. Ecco quanto pubblicato da RADIOCARCERE:
Roma, 9 settembre. Nel carcere Poggioreale di Napoli e per giunta nello stesso padiglione, ovvero nella stessa palazzina chiamata Roma, sono morti nel giro di pochi giorni tre persone detenute. E non sono poche.
Il primo detenuto è morto il 24 agosto, ma la notizia si è appresa solo oggi. Si chiamava Sergio Scotti ed è morto dopo aver assunto un mix di farmaci (Sanax e Rivodril) introdotti fraudolentemente in cella.
Domenica 5 settembre, durante la notte, è morto un altro detenuto a causa di un infarto. Si chiamava Giuseppe Coppola, di 60 anni, ed era detenuto sempre nel padiglione Roma del carcere di Poggioreale. Pare che Coppola, verso le tre di mattina, si sia sentito male ed abbia accusato dolori al petto. Portato in infermeria, gli è stato somministrato un semplice antidolorifico (Toratol) ed è stato rimesso in cella. Non è chiaro se il medico lo abbia visitato o meno. Dopo un paio d’ore Coppola si è di nuovo sentito male tanto che è svenuto in cella. E’ morto durante il trasporto in autoambulanza stroncato da un infarto.
Ieri sera, l’ultimo decesso. Infatti, sempre nel padiglione Roma del carcere di Poggioreale, è morto Francesco Consolo, di 34 anni. Consolo era detenuto nella sezione Transex, dove vengono ubicati tossicodipendenti, omosessuali e transessuali ed è morto dopo aver inalato il gas dalla bomboletta data in dotazione ai detenuti per cucinare in cella. E’ stato infatti ritrovato senza vita con un sacchetto di plastica in testa e la bomboletta di gas accanto.
Salgono così a 124 i detenuti morti dall’inizio del 2010, tra suicidi, malattia e le c.d. cause da accertare.