06-04-2014
GUIDA AI DIRITTI ED AI DOVERI DEI DETENUTI SECONDA EDIZIONE: Nella sezione UTILITA' del sito č disponibile la seconda...
 
UN PIANO CHE VA PIANO E CHE DIVENTA UN "PIANINO"
Alfano, Matteoli e Ionta varano un piano carceri ridotto. Dopo le promesse di gennaio, ecco, come il Governo pensa di combattere il sovraffollamento. I dettagli, comunque, sono ancora da definire.
 

 Napoli, 25 gennaio 2010___________Quando e se sarà effettivamente realizzato, il piano non risolverà certamente il problema del sovraffollamento. Il numero dei detenuti che entrano in carcere è in costante aumento e bisognerebbe costruire nuove carceri all'infinito. I nuovi edifici, se realizzati, dovrebbero, invece, sostituire quelli oggi fatiscenti e che non garantiscono una detenzione legale. Inoltre le strutture costruite in penitenziari già esistenti ridurranno ancora di più le aree esterne di cui usufruiscono i detenuti. Come più volte abbiamo sostenuto la strada intrapresa, o meglio solo prospettata, è del tutto sbagliata. E l'estate è ormai arrivata. Il caldo renderà ancora più drammatica la permanenza in celle dove si vive l'uno addosso all'altro in condizioni igienico-sanitarie disastrose.

Il comunicato ANSA:

Ansa, 25 giugno 2010
Prevede la costruzione di nuovi 11 penitenziari e di 20 padiglioni per ampliare strutture già esistenti il piano carceri messo a punto dal Commissario straordinario e capo del Dap, Franco Ionta, varato oggi dal Comitato di sorveglianza composto dal ministro della Giustizia Angelino Alfano, dal ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e dal Capo del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso. I posti realizzati saranno in totale 9-10mila e saranno portati a termine tra il 2011 e il 2012. “Questo piano è uno degli elementi fondamentali per fronteggiare la situazione e per stabilizzare il sistema”, ha detto all’Ansa Franco Ionta.
Ad oggi nelle sovraffollate carceri italiane sono presenti 68.130 detenuti, ben oltre la capienza regolamentare (44.218 posti) ma anche al di là del limite di tollerabilità (66.905). Il piano messo a punto da Ionta, e consegnato alla fine dello scorso aprile al ministro Alfano, prevede una spesa complessiva di 661 milioni di euro, di cui circa 500 milioni provenienti dallo stanziamento “ad hoc” della finanziaria e i rimanenti dai capitoli di bilancio ordinario del Dap e dalla cassa delle Ammende. Nel dettaglio le nuove 11 carceri (ciascuna con circa 450 posti) saranno costruite a Bolzano, Pordenone, Venezia, Torino, Camerino, Nola, Bari, Sciacca, Catania, Marsala e Mistretta.
Tutte costeranno 40,5 milioni di euro l’una, tranne quella di Bolzano da 25milioni di euro. Ciascuno dei 20 padiglioni potrà ospitare circa 250 detenuti. Le strutture, per un costo complessivo di 231 milioni, saranno costruite nei penitenziari già esistenti di Alessandria, Milano, Bergamo, Reggio Emilia, Ferrara, Bologna, Piacenza, Parma, Vicenza, Sulmona, Roma, Napoli, Salerno, Trani, Taranto, Lecce, Trapani, Siracusa e Caltagirone.
Nei prossimi giorni il Comitato di sorveglianza dovrà definire i dettagli del piano, anche in relazione a quelle che saranno le modalità di secretazione, se parziale o totale, degli appalti. La fase esecutiva del piano sarà direttamente gestita da Ionta.