06-04-2014
GUIDA AI DIRITTI ED AI DOVERI DEI DETENUTI SECONDA EDIZIONE: Nella sezione UTILITA' del sito č disponibile la seconda...
 
PUBBLICATA IERI CIRCOLARE DEL D.A.P. PER CERCARE DI RIDURRE I SUICIDI IN CARCERE
La circolare del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, firmata da Sebastiano Ardita, prende atto del crescente e drammatico numero di suicidi
 

Napoli, 28 aprile 2010__________Ancora una volta le intenzioni sono buone, ma saranno applicate ? O meglio vi è la possibilità concreta che quanto stabilito sia effettivamente realizzato, tenuto conto della mancanza di risorse, della mancanza di spazi e della mancanza di personale ? La circolare ricorda quella emanata prima dell'estate scorsa, in cui s'invitavano i Direttori degli Istituti a lasciare aperte le celle e ad impegnare i detenuti in attività all'aperto. Praticamente in molti carceri irrealizzabile.
Ma vediamo il contenuto della circolare:
 "un nuovo modello trattamentale fondato sul mantenimento delle relazioni affettive”
«saranno ampliati gli spazi e i momenti di affettività tra idetenuti comuni (e non quelli in regime di carcere duro 41-bis o in alta sicurezza ) e i loro congiunti e familiari, e saranno anche coinvolti i magistrati di sorveglianza nell’elaborazione di progetti che facciano perno sulla valorizzazione dei momenti di affettività per rafforzare percorsi trattamentali»
«fondamentale importanza l’adozione di tutte le misure organizzative possibili per evitare ogni contrazione del servizio dei colloqui».  
I direttori vengono invitati «a profondere ogni sforzo affinché il processo di costante miglioramento della "normativa" interna, e la conseguente riduzione del disagio della popolazione detenuta, non vengano rinviati ai futuri prossimi risultati della realizzazione del piano carceri».
 «la possibilità da parte di carcerati di chiamare dal carcere i familiari anche al telefono cellulare, nel caso in cui non abbiano avuto la possibilità di vederli o contattarli per un periodo di almeno 15 giorni. In secondo luogo, più contatti con la famiglia e gli avvocati difensori. Nei casi di «particolare urgenza o rilevanza, in presenza di figli con meno di dieci anni oppure di trasferimento in altro carcere, il detenuto è autorizzato dal direttore a telefonare al proprio difensore oltre i limiti numerici previsti dal regolamento».
Principi  tutt'altro che nuovi, perchè  già indicati nell'Ordinamento Penitenziario, che invita a privilegiare i rapporti con la famiglia. Come sempre vedremo cosa effettivamente accadrà.
Intanto i suicidi sono arrivati a 22 nel 2010, uno ogni 5 giorni, mentre la popolazione detenuta sta per superare la soglia delle 68.000 presenze, a fronte di una capienza regolamentare di 43.000.