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Napoli, 18 aprile 2010_______________ Non vi è dubbio che il ricorso al "decreto legge" è, in questo caso, giustificato dalla concreta emergenza che in cui vivolo gli Istituti di Pena. E' evidente, però, che, pur essendo favorevoli all'emanazione del decreto, dobbiamo denunciare che la strada da seguire non è solo questa, ma quella di scelte più ampie, che non influiscono sulla "certezza della pena". Se si è stati condannati ad una pena da scontare in carcere, che carcere sia. La pena meno afflittiva non può essere dovuta all'emergenza, ma ad altri parametri. Si pensi, dunque, all'applicazione di pene alternative per i soggetti non pericolosi, alla riforma organica dei codici, alla diminuzione dei tempi di custodia cautelare, a tutti quei provvedimenti che siano risolutivi del fenomeno e non dell'urgenza.
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