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AVEZZANO. I sindacati chiedono al Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria di Abruzzo e Molise il trasferimento del personale - 42 agenti di polizia penitenziaria - attualmente costretti a fare i pendolari a proprie spese. «Vogliamo con forza che il carcere di Avezzano riapra al più presto», ha affermato Mauro Nardella, vicesegretario regionale della Uil penitenziari, hanno condizionato la loro vita fino a oggi», ha aggiunto, «con grandi sacrifici rispondendo con abnegazione e spirito di sacrificio a questa situazione di emergenza. Ma ora il carcere deve riaprire al più presto».
Per il carcere San Nicola, il termine dei lavori previsto dall’appalto era fissato al 31 gennaio 2009.Si ipotizza una riapertura ad aprile, ma dal Provveditorato ancora non ci sono conferme. A chiedere chiarimenti è anche il presidente dell’Ordine degli avvocati, Giovanni Colucci, che nei prossimi giorni incontrerà il procuratore della Repubblica di Avezzano, Vincenzo Barbieri, e il presidente del tribunale, Giovanni Garofoli. «Oltre ad affrontare tutte le altre questioni che riguardano la giustizia sul territorio marsicano», ha spiegato Colucci, «cercheremo di capire anche la situazione del carcere di San Nicola».
L’incontro è previsto la prossima settimana. Da settimane si parla di eccessivo affollamento delle carceri italiane, di celle nate per ospitare tre persone e invece trasformate in camerate da sei o otto posti. Così da Avezzano si leva la protesta degli avvocati, che da anni attendono la riapertura della struttura in via San Francesco.
(da terremarsicane.it) |