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Napoli, 14 gennaio 2010------------------------ Mentre il Ministro rilancia l'Edilizia Penitenziaria, come uno dei punti fondamentali per risolvere il problema del sovraffollamento ed esigenza primaria per il dichiarato "stato di emergenza" proclamato dal Consiglio dei Ministri, che affida al Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria poteri speciali per la costruzione di nuove carceri, sono 40 gli Istituti Penitenziari già costruiti , ma inutilizzati. Edifici nuovi, mai aperti, la maggior parte dei quali in completo stato d'abbandono. A Gela, il carcere è stato progettato nel 1959; i lavori sono iniziati nel 1982, sono durati 25 anni, ma non è ancora operativo. A Morcone (Benevento), l'Istituto è stato completato nel 1995 e non è stato mai utilizzato perchè ritenuto antieconomico per l'Amministrazione Penitenziaria, si pensa ad una nuova destinazione. A Busachi, in Sardegna, il carcere è costato 5 miliardi di lire e non è mai andato in funzione. L'Istituto di Castelnuovo della Daunia (Foggia) è inutilmente arredato da 15 anni. In quello di Cropani (Catanzaro) vive solo il custode. A Pescara il Penitenziario di San Valentino, pronto da 15 anni, non è stato mai collaudato. Per la stessa ragione sono chiusi il carcere di Licata in Sicilia e quello di Codigoro (Ferrara). Dopo 17 anni dall'inizio dei lavori, attende di essere completato l'Istituto di Revere (Mantova), costato sino ad ora 5 miliardi di lire. Edifici vuoti e vandalizzati in tutta Italia, prova tangibile di sprechi ed abusi e dell'assoluto disinteresse a risolvere concretamente il problema.
La "missione" a cui si riferisce il Ministro con il suo "Piano Carceri" dovrebbe prima chiarire la circostanza inquietante di edifici fantasma destinati a detenuti invisibili, di cui solo pochi sembrano realmente interessarsi.
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