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1° novembre 2009 ---------------Era in una cella singola, Diana Blefari Melazzi, e si è uccisa impiccandosi con delle lenzuola annodate. I difensori avevano più volte denunciato la grave patologia psichica di cui soffriva.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo senza indagati e disposto l'autopsia . Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha annunciato di aver «già avviato una puntuale e attenta inchiesta amministrativa che affiancherà quella giudiziaria».
Dopo la terribile morte di Stefano Cucchi, ancora un'altra indagine sulle morti in carcere. Due episodi diversi, almeno da quello che ci è dato conoscere, ma che manifestano il clima di violenza materiale e psicologica che devasta coloro che sono privati della libertà.
Cosa altro deve accadere ?
Dall' inizio di gennaio a oggi sono 146 i detenuti morti in carcere, 6 in più del totale registrato alla fine dello scorso anno. Ma è il dato dei suicidi a suscitare allarme: nei primi dieci mesi del 2009 i detenuti che si sono tolti la vita sono stati 59, venti in più rispetto allo stesso periodo del 2008. Lo dice l'associazione "Ristretti Orizzonti" nel suo dossier "Morire di Carcere" sottolineando che «la morte di Stefano Cucchi e l'ondata di indignazione al riguardo, soprattutto dopo la pubblicazione delle sconvolgenti immagini del suo corpo martoriato, sono un fortissimo e drammatico richiamo alla realtà».
«Quando il sistema penitenziario italiano viene definito "fuori-legge", "illegale", "incivile" dallo stesso ministro della Giustizia, vuol dire che la sofferenza di chi sta in carcere supera il livello ritenuto ammissibile, che la pena diventa supplizio - osserva il curatore Francesco Morelli -Soffrono in primo luogo i detenuti, ma soffre anche la polizia penitenziaria, che nell'ultimo mese ha pagato con tre suicidi lo stress di un lavoro sempre poco riconosciuto. E dove gli agenti stanno male, devono fare turni di 12 ore, e via dicendo, non ci sarà un bel clima neanche per i detenuti».
Ristretti Orizzonti cita anche il "Bollettino degli eventi critici negli Istituti penitenziari", realizzato dal ministero della Giustizia, dal quale si evince che dal 1992 al 2008 mediamente ogni anno muoiono 150 detenuti, di cui circa un terzo per suicidio e gli altri due terzi per cause naturali non meglio specificate. Gli omicidi registrati sono uno o due l'anno. L'associazione fa notare che i suicidi riguardano prevalentemente i detenuti più giovani: i 10 "morti di carcere" più giovani del 2009 sono tutti suicidi e 2 avevano solo 19 anni. Le morti per «cause da accertare» sono più numerose di quelle per «malattia». |