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LA REPUBBLICA - 25 agosto 2009
tagli della scuola tolgono classi alla Dozza
Non c'è la scuola media per le donne e le superiori sono state dimezzzate
Gli effetti dei tagli alla scuola si riscontrano anche in classi speciali, dove l’istruzione e la formazione possono essere un valido strumento per reinserirsi nella società: i banchi della Dozza, il carcere bolognese. I detenuti si trovano con la metà degli insegnanti a disposizione e, per le donne, senza i corsi di scuola media. E’ Desi Bruno, Garante dei diritti delle persone private della liberta' personale del Comune di Bologna, che raccoglie e rilancia una segnalazione dei sindacati: “Precarieta' dell'offerta didattico-formativa e scarsezza di risorse umane e materiali”, a fronte di un "progressivo e inarrestabile aumento della popolazione detenuta".
Negli ultimi anni, spiega infatti la Garante, "e' in atto una riduzione progressiva del numero degli insegnanti, che ha portato ad un peggioramento dell'offerta di istruzione e formazione all'interno del contesto carcerario, con relativa compressione del diritto all'istruzione delle persone ristrette". La situazione più grave riguarda i corsi di scuola media, che negli ultimi anni hanno subito un "progressivo ridimensionamento dell'organico degli insegnanti", causando una "grave menomazione dell'offerta formativa- afferma la Garante dei diritti dei detenuti- non essendo stato possibile attivare i corsi nelle sezioni del carcere in cui si trovano quei detenuti che non si possono incontrare con i cosiddetti detenuti comuni, il che appare fortemente discriminatorio". A questo si aggiunge che "l'intero reparto femminile nell'anno 2008-2009 e' rimasto senza corsi di scuola media, carenza- critica Bruno- che si connota come una vera discriminazione di genere".
E non va meglio per la scuola superiore dentro la Dozza (ragioneria), che dal 2004 a oggi ha subito un taglio del 50% degli insegnanti. Dunque, rileva Bruno, "dalle sei classi dell'anno scolastico 2004-2005 si e' passati alle tre del 2008-2009", una situazione in cui, "a fronte di una richiesta di iscrizioni che non ha subito flessioni", sono stati riuniti nella stessa classe gli iscritti "a diversi anni scolastici, con evidente svilimento della didattica". Per i corsi di scuola elementare, che sono in sostanza corsi di alfabetizzazione per i detenuti stranieri (che sono il 70% della popolazione della Dozza), le cinque cattedre attive nell'anno scolastico 2004-2005, e previste nell'organico di diritto, sono state tagliate e istituite anno per anno nel cosiddetto organico di fatto.
(25 agosto 2009) |