06-04-2014
GUIDA AI DIRITTI ED AI DOVERI DEI DETENUTI SECONDA EDIZIONE: Nella sezione UTILITA' del sito č disponibile la seconda...
 
IL GARANTE DEI DIRITTI DEI DETENUTI DELLA REGIONE SICILIA DENUNCIA LA MANCATA APERTURA DELLE CARCERI DI GELA, NOTO E VILLALBA, COSTRUITE DA TEMPO E MAI APERTE
Il Senatore Salvo Fleres, nell'invitare a segnalare al suo ufficio le carenze igienico-sanitarie dovute al sovraffollamento, segnala che non sono utilizzati nuovi istituti. Eppure se ne vorrebbero costruire altri. Con quali risorse per costruirli ? Con quali risorse per aprirli ? Con quali risorse per gestirli ?
 

COMUNICATO STAMPA

Il Sen. Salvo Fleres, Garante regionale per la tutela dei
diritti fondamentali dei detenuti, in relazione alle
condizioni di sovraffollamento delle carceri siciliane ha
istituito, all’interno dell’URP del Garante, uno
Sportello abilitato a ricevere le segnalazioni sulle
condizioni igienico-sanitarie degli Istituti di pena,
sull’inadeguatezza degli spazi previsti dalla legge per
una detenzione umana e sull’osservanza delle misure atte a
garantire la tutela della salute delle persone detenute o
internate e degli stessi operatori di polizia penitenziaria.
Le segnalazioni, non in forma anonima, possono essere
trasmesse per posta al seguente indirizzo: Ufficio Garante
dei diritti fondamentali dei detenuti presso Regione
siciliana via Generale Magliocco, 36 – 90141 Palermo.
Oppure all’ indirizzo e-mail
info@garantedirittidetenutisicilia.it o anche al seguente
fax: 091/7075487;
Il Sen. Fleres ha già chiesto da tempo
all’amministrazione penitenziaria e ai Direttori degli
Istituti di pena la rigorosa applicazione della circolare
del capo Dipartimento D.A.P. Dr. Ionta, del 6 luglio 2009
avente per oggetto: “Avvento della stagione estiva e
conseguenti difficoltà derivanti dalla condizione di
generale sovraffollamento del sistema penitenziario. Tutela
della salute e della vita delle persone detenute o
internate”. In particolare ha sollecitato l’attuazione
delle misure ivi previste per rendere meno afflittiva la
detenzione (docce più frequenti, distribuzione di acqua
potabile, utilizzazione più prolungata degli spazi comuni
e l’apertura diurna delle celle ove non sussistano
particolari ragioni di sicurezza) e ogni altro intervento
per una più razionale utilizzazione degli spazi
all’interno delle stesse carceri (come è già avvenuto
per il carcere di Piazza Lanza a Catania).
Tali richieste fanno seguito all’invito, più volte
rinnovato, di utilizzare, al più presto, le nuove carceri
di Gela, Noto e Villalba che, malgrado costruite da tempo,
sono (parzialmente per quello di Noto) inspiegabilmente
ancora non operative

Palermo 21 agosto 2009