06-04-2014
GUIDA AI DIRITTI ED AI DOVERI DEI DETENUTI SECONDA EDIZIONE: Nella sezione UTILITA' del sito è disponibile la seconda...
 
NEVER GIVE UP LA MOSTRA
NEVER FIVE UP
 
Il Carcere possibile promuove la mostra Never Give up di Annalaura di Luggo ed è lieta di invitarla il giorno 13 Maggio 2013 per una visita in presenza dell'artista a cui seguirà un cocktail dei Monelli ai Fornelli onlus". Le giro la rassegna stampa dell'evento http://www.vivintocore.com/public/rassegna/prova3.pdf Questo il link del Video realizzato dal Corriere del Mezzogiorno http://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/carcere-nisida-iridi-ragazzi-diventano-mostra-permanente/f229a0dc-00ba-11e6-be02-10ea84a83dec ______________________________________________ Immagine incorporata 2 "Colui che non va avanti, inevitabilmente torna indietro" J.W.Goethe La maggior parte delle persone non raggiunge i propri obiettivi per il difetto che ha di rinunciare davanti a delle sconfitte “temporanee”. Diventano definitive solo se le si vedono così. Ci si pone un obiettivo e, non appena le cose diventano un pò piu’ difficili, si molla. Le difficoltà vengono per renderci piu’ forti. La vera sfida è resistere. Continua ad andare avanti, magari lentamente, ma non mollare mai. Non si può mai sapere se il prossimo tentativo sarà quello giusto. La ricerca artistica di Annalura di Luggo si materializza attraverso un atto performativo, il presupposto di questo atto è il desiderio di andare oltre uno sguardo superficiale. Un colloquio vis-à-vis con il protagonista, un dialogo, riguardo alle cose importanti della sua vita e della sua personalità, precede la realizzazione delle foto. L’obbiettivo è creare un’intesa intima tra la fotografa e il suo soggetto, che in un certo senso è spinto al racconto di sé. Poi si passa all’attività di ripresa, il focus si concentra sull’iride; l’occhio nel suo complesso, infatti, può essere segnato dallo stress e dal tempo, ma l’iride rimane viva, meravigliosa e custode di una mappa che è tutt’uno con la singolarità dell’individuo. L’artista ha incontrato per due gg. 10 detenuti del Carcere minorile di Nisida, Napoli, dove coadiuvata dal personale educativo dello stesso Carcere, ha svolto e coinvolto i detenuti in una serie di atti performativi e di interviste al fine di stimolare negli stessi un senso positivo dell’approccio alla vita, sia introspettivo che verso la collettività. Il risultato è un'esperienza multi-sensoriale per il pubblico che visionerà lo spazio dove è stata allestita la mostra con video foto e decal, tutto per stimolare lo stesso pubblico fruitore a riflettere su situazioni ed emozioni che abitualmente non rappresentano il normale vissuto ma che sono necessarie per capire la realtà della vita. In questa particolare occasione, dopo il successo della Mostra Personale a Torino nell’ambito della “The Others Fair” dal 5 all’8 Novembre 2015, l’artista compie l’atto finale del suo lavoro che consiste nella donazione dell’opera alla struttura carceraria di Nisida, dove sarà allestita l’installazione, che diverrà parte integrante della struttura. Cercare l’identità, la natura dell’altro, rovistare, in modo persino invadente, nella profondità del suo sguardo, scavare fra i segni della sua unicità, per ritrovare tracce della propria. Un viaggio difficile, aspro, che si snoda su sentieri irti e perigliosi, ma allo stesso tempo un percorso delicato, profondo, scrupoloso che parte dal coglimento di un particolare, per aprire la comprensione a un più vasto scenario, un campo libero, nel quale giocano l’osservatore e l’osservato. E dove la posta in gioco è la più alta possibile: comprendersi. Nelle opere di Annalaura, ricaviamo il messaggio di agire secondo i sentimenti e le predisposizioni della nostra personalità. L’atto performativo dell’artista, in particolare, manifesta il bisogno di vita, di autonomia, di affermarsi in maniera concreta e visibile a tutti, solo ed esclusivamente attraverso le proprie capacità innate; tutto ciò è teso a stimolare la fiducia in se stessi e consentire di uscire dal piatto conformismo moderno, dalla grigia ripetitività delle azioni, dalla banalità, giungendo in una zona magica dove chi conta è soltanto l’uomo e l’unicità del suo “io”. Annalaura di Luggo (1970) è nata a Napoli, si è laureata con lode in Economia e Commercio alla Federico II, vive e lavora a Napoli. Solo Shows: 2016: Germania, università di Heidelberg Napoli, Carcere Minorile di Nisida, a cura di Guido Cabib; Monte-Carlo Salle des Etoiles curated by Guido Cabib; USA, Miami White Dot Gallery; Solo Shows 2015: Milano, Monte Paschi di Siena; Milano, Fondazione Le Stelline; Milano, The Format Gallery, curated by Guido Cabib; Torino, “Never Give Up”/The Others Fair, Special Project, curated by Guido Cabib Group Shows: 2016: USA Boca Raton, Florida, “ Percorsi”, curated by Raisa Clavijo; Reggio Calabria “Questa casa non è un albergo” curated by Giuseppe Capparelli; Periodo: dal 15 Aprile al 15 Maggio 2016 su Appuntamento Orario: Press View 15 Aprile alle 11.30 Indirizzo: Centro europeo di studi sulla devianza e sulla criminalità minorile di Nisida, Via Nisida 59 – Napoli. Info: adiluggoart@gmail.com Website: www.annalauradiluggo.com Follow us on Facebook: annalauradiluggo_artist e Twitter @annadilu CONTEMPORARY RELOAD via Carlo Troja 2, Milano contemporaryreload@gmail.com www.contemporaryreload.format.com -- di Luggo Art / Twitter: @annadilu -- Annalaura di Luggo +39 3331213679 - adiluggoart@gmail.com www.annalauradiluggo.com /Occh-IO-Eye-I Instagram: annalauradiluggo_artist Fb: Annalaura di Luggo Art / Twitter: @annadilu