06-04-2014
GUIDA AI DIRITTI ED AI DOVERI DEI DETENUTI SECONDA EDIZIONE: Nella sezione UTILITA' del sito è disponibile la seconda...
 
Si resta in carcere per assenza dei dispositivi di controllo
A napoli sette detenuti polacchi restano in carcere per assenza dei dispositivi di controllo
 
A Napoli sette detenuti polacchi restano in carcere per l'assenza di dispositivi di controllo A seguito della manifestazione dell’Unione Camere Penali Italiane, sedici Senatori hanno rivolto un’interrogazione scritta al Ministro sulla mancanza di braccialetti elettronici. L’Unione Camere Penali Italiane, con il suo Osservatorio Carcere, nel sostenere l’iniziativa parlamentare, di sedici senatori nei confronti del Ministro della Giustizia, suggerendone l’estensione anche al Ministro dell’Interno, evidenzia come nella stessa si faccia riferimento a quanto da tempo sostenuto dai penalisti. Scrivono i Senatori: “Si apprende da fonti di stampa della recente astensione dalle udienze proclamata dalle Camere Penali di tutta Italia … Si sta verificando che i provvedimenti dei magistrati che consentono la scarcerazione non possano trovare applicazione, in quanto sono esauriti i braccialetti elettronici disponibili … Si riscontra, quindi, il paradosso che, pur vantando un provvedimento favorevole alla scarcerazione, il detenuto non possa essere scarcerato, perché manca il dispositivo che dovrebbe controllarlo durante la sua detenzione domiciliare e, in virtù del decreto legge n.146 del 2013, convertito con modificazioni, dalla legge n.10 del 2014, qualora il magistrato volesse applicare una misura di controllo diversa dal braccialetto, dovrebbe congruamente motivare in merito, visto che il novellato articolo 275 bis del codice di procedura penale prevede che l’assegnazione del braccialetto sia la misura ordinaria … Tutto questo comporta la totale disapplicazione della misura meno afflittiva, che non potrà essere posta in esecuzione fino a quando non sarà messo a disposizione un braccialetto già in uso, con improvvisate liste di attesa che non seguono alcun criterio, dando luogo ad evidenti disparità di trattamento, venendosi a configurare, in pratica una sorta di lotteria … Gli interrogandi ritengono che tale situazione sia indegna di un Paese che vuole definirsi civile e che è stato nei secoli culla del diritto e dei diritti .. Si chiede di sapere quali misure intenda assumere al fine di porre rimedio a questa situazione, a giudizio degli interrogandi medioevale, che affida alla sorte quello che dovrebbe essere un diritto previsto dai principi fondamentali nazionali ed internazionali di qualsiasi ordinamento che voglia definirsi civile“ (Bucarelli, Taverna, Airola, Puglia,Scibona, Girotto, Cappelletti, Castaldi, Paglini, Mangili, Donno, Bulgarelli, Santangelo, Bottici, Montevecchi, Moronese). La sorte, a cui fanno riferimento i Senatori, non è venuta incontro a 7 tifosi polacchi incriminati a Napoli per gli incidenti avvenuti prima e dopo la partita con la locale squadra di calcio. La Sezione Riesame del Tribunale, che in riforma dell'impugnata ordinanza aveva, il 23 dicembre scorso, sostituito nei confronti degli imputati la misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari con il controllo del braccialetto elettronico, aveva subordinato la scarcerazione alla disponibilità e applicabilità del dispositivo di controllo entro 4 giorni dal deposito del provvedimento. La mancanza del braccialetto non ha consentito la scarcerazione. I 7 polacchi hanno partecipato ad una lotteria, ma non hanno vinto. L’Unione Camere Penali, nell’evidenziare come il nostro Paese si esponga, in questo modo, anche a pessime figure in campo internazionale, ribadisce la necessità di un immediato intervento del Governo che possa porre fine ad una situazione tanto paradossale, quanto palesemente illegale, derivante dalla mancata applicazione di una norma del Codice di Procedura Penale e dalle evidenti disparità di trattamento. La Giunta L'Osservatorio Carcere UCPI